Cos'è
Seconda edizione per il Trascrizioni Festival. La musica classica - da un’altra prospettiva, rassegna di concerti e incontri internazionali dedicata al mondo della musica classica e delle sue trasformazioni. Fondata nel 2024 dal chitarrista vicentino Giacomo Copiello, che ne è il direttore artistico, la manifestazione prosegue quest’anno in sinergia con l’Accademia Olimpica e Bucce Studio, con il patrocinio del Comune di Vicenza. A sostenere l’iniziativa sono Fondazione Banca di Marostica Volksbank, Salin srl e Mair Research, oltre a Spazio CUCA per il supporto tecnico.
Ricco il programma, tra ricerca, performance e partecipazione, che si articolerà in tre fine settimana consecutivi, tutti di scena nell’Odeo del Teatro Olimpico, dal 22 novembre al 7 dicembre, con l’obiettivo di esplorare la trascrizione come pratica musicale e come metafora culturale di dialogo. Tutti gli eventi saranno a ingresso libero.
Nel primo weekend di Festival, sabato 22 novembre, alle 10, avvio di programma con una serie di presentazioni sul tema della trascrizione musicale, affidate a ricercatori e dottorandi. Alle 15, conversazione sulla chitarra come strumento di trascrizione a cura di Laura Mondiello, Dimitri Milleri e Giacomo Copiello, con presentazione del libro di Stefano Grondona Le Chitarre del Pedrollo. Sarà inoltre esposta una selezione di strumenti della collezione di chitarre del Conservatorio «Arrigo Pedrollo» di Vicenza, protagonisti anche di alcune performance. A seguire, alle 18, concerto del quintetto di chitarre Papier-mâché su musiche di Claude Debussy e Maurice Ravel.
Domenica 23 novembre, alle 17.30, guida all’ascolto a cura dell’accademico olimpico Renato Calza e, alle 18, concerto di Stefano Grondona, che torna a esibirsi a Vicenza per la prima volta dal 2017. Musiche di Johann Jakob Froberger, Domenico Scarlatti, Tōru Takemitsu, Julián Arcas, Enrique Granados e Isaac Albéniz.
Per il secondo fine settimana di Festival, sabato 29 novembre, alle 17, appuntamento con il laboratorio Il volto dell’altro: Silent Lab a cura dell’associazione Non Dalla Guerra, con il contributo musicale di studenti dell’Istituto Comprensivo «A. Manzoni» di Creazzo e in collaborazione con Carlo Presotto e il centro di produzione teatrale La Piccionaia. Domenica 30, alle 18, concerto dell’ensemble New Landscapes, preceduto alle 17.30 da una guida all’ascolto. Musiche di John Dowland, Erik Satie, John Cage, Ornette Coleman, Sun Ra, Anouar Brahem e Massive Attack, oltre a brani estrapolati dalla tradizionale mediorientale.
Doppio appuntamento anche per l’ultimo weekend del cartellone. Sabato 6 dicembre, dalle 17, workshop di danza popolare rinascimentale a cura di Daniele Roi. Domenica 7, alle 17.30 guida all’ascolto e alle 18 Cantar per scherzo, concerto dell’ensemble vocale PassiSparsi interamente dedicato a Orlando di Lasso, come rivisitazione del suo repertorio canzonettistico italiano, anche alla luce di recenti studi dell'etnomusicologo Gianfranco Salvatore.
Il termine trascrizione rimanda alla pratica di adattare una composizione musicale per uno strumento o un organico diverso da quello originario. Una tradizione, questa, che attraversa secoli di musica e che, nella prospettiva di Trascrizioni Festival, fa del gesto artistico di “reinterpretare” un modo per valorizzare le differenze e avvicinarsi all’altro.
L’iniziativa si lega così ai temi dell’educazione alla pace, dell’inclusione e della formazione musicale come esperienza comunitaria, coinvolgendo artisti, ricercatori, associazioni umanitarie e studenti.
Per tutti gli eventi ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
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